01-08-2004, 01-08-2007
Tre anni fa volava via Alessandro Vicinanza detto il Macedone. In una notte calda di agosto, sotto una luna piena e vuota, mentre molti fratelli vegliavano il suo corpo devastato e accompagnavano la sua coscienza che a poco a poco si spegneva. Ha combattuto fino all'ultimo contro il male e ha vinto: perchè morire con onore è sempre una vittoria. Pochi giorni prima di lasciarci, mentre il male sfigurava il suo volto ci aveva detto: "mai aver paura della paura"; consapevolezza che il destino di un uomo si accompagna alla paura, fedele alleata del nostro senso del limite.
Ad Alessandro diamo in dono il nostro ricordo finchè il tempo ci concederà di farlo, per ripagare il privilegio di averlo avuto al nostro fianco. Che il Signore lo culli nella pace che non ha mai trovato in vita.
Noi continueremo ad alzare gli occhi al cielo per scorgere il volo dell'aquila e a tendere l'orecchio per ascoltare il suono del suo flauto.
Mak e Poldo ora sono i nostri scudi...
Ad Alessandro diamo in dono il nostro ricordo finchè il tempo ci concederà di farlo, per ripagare il privilegio di averlo avuto al nostro fianco. Che il Signore lo culli nella pace che non ha mai trovato in vita.
Noi continueremo ad alzare gli occhi al cielo per scorgere il volo dell'aquila e a tendere l'orecchio per ascoltare il suono del suo flauto.
Mak e Poldo ora sono i nostri scudi...
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